venerdì 10 dicembre 2010

Ciocco - coccoliamoci

In queste ultime settimane ho speso parte del mio tempo in varie attività ma sono riuscita a trovare un angolino per rivedermi un film che avevo messo da parte da un bel po' di tempo: Chocolat di Lasse Hallström. Io adoro il cioccolato e quindi è quello che fa decisamente per me. Per cui mi sono attrezzata con un piattino di mendiants fondenti e di cremini misti e mi sono "fusa" con il divano. I cremini li avevo acquistati nella mia cioccolateria preferita, mentre i mendiants preferisco farli da me: cioccolato fondente, pinoli, noci e pistacchi, ciliegie, ananas, cubetti di cocco e lamponi essiccati. Così, sono come li preferisco in assoluto. Dicevo, mi sono acquattata sul divano, con la mia bella copertina e i miei cioccolatini e mi sono goduta minuto per minuto tutto il lungometraggio. A parte il fatto che, a mio parere, Juliette Binoche è magistrale nel recitare il suo personaggio, credo che questo sia un capolavoro. Sinceramente non ho controllato se ha ricevuto Oscar o altri riconoscimenti ma nella mia testa immagino di si, a valanghe anzi. Di questo film mi piace la sceneggiatura, la scenografia, i costumi, i personaggi, gli attori, il regista, tutti insomma. Ma al di sopra di tutto c'è quell'aurea dolce e innocente ma insieme anche peccaminosa che viene data al cioccolato: qui i cioccolatini sono parte della religione ma sono anche pagani perché ricordano antichi riti di religioni cadute in disuso o considerate "corrotte" dalla Chiesa. Ma non divaghiamo su questioni troppo delicate. Il bello è che alla fine hai una voglia matta di imparare anche tu a lavorare il cioccolato, a saper fare quelle fragili costruzioni e quelle morbide decorazioni. E poi di ritrovarti in mano una delizia ripiena di panna aromatizzata che ti riempie la bocca e ti sconvolge tutti i sensi. Sarà questo il vero senso del film?