martedì 18 gennaio 2011

Encore des enfants?

Vi capita mai di aver voglia di vedere (o leggere) un film (o un libro) principalmente dedicato ai bambini e all'infanzia? Forse si forse no, ognuno di noi è diverso. Tutto questo per dire che ieri (è cortissimo, l'ho letto in un oretta) ho letto C'è nessuno? di Jostein Gaarder, uno scrittore norvegese di fama mondiale, in particolare per Il Mondo di Sofia (di questo parlerei un'altra volta...) e della Ragazza delle Arance (anche questo lo teniamo per un'altra volta). Cielo, quanto adoro il titolo originale in norvegese: Appelsinpiken. Potrei ripeterlo tutto il giorno. Ha un suono così... arancioso... 
Ritorniamo dai miei deliri fonetici. Parliamo del mio amato Gaarder. E' stato un professore di filosofia prima di cominciare a scrivere. I suoi romanzi sono sempre pieni di riferimenti filosofici (di filosofia, infatti, parla Il Mondo di Sofia) e di ragionamenti che non ti fanno sentire stupido (cioè, un pochettino si), ma più che altro ovvio, scontato, vecchio, come se non avessi mai utilizzato veramente il tuo cervello, e finalmente avessi visto un po' di luce dopo esserci stato solo buio, polvere e ragnatele. I suoi libri sono per me come raggi luminosi nell'oblio della mia ignoranza (non sto scherzando). Di sicuro "filosofeggiare" in questa maniera è molto più interessante che farlo con un insegnante, il cui unico intento è far recepire il messaggio e non cercare di lavorarci sopra a sua volta con l'alunno, riflettere e sviluppare nuove idee. Almeno, io la penso così (non me ne vogliano i professori di filosofia: sto generalizzando:). 
La mia edizione

Un'edizione inglese
(Ma non è carinissima? :)
Dato che la sottoscritta ha qualche problema nel distinguere quali libri sono consigliati per la sua età (e qui si che sto scherzando), quando si è trovata davanti un libro di Gaarder, anche se non proprio adatto a lei, ha pensato bene di comprarlo.
E qui si parte realmente con il parlare del libro. Joakim, 8 anni, a casa con la zia, aspetta che nasca il suo fratellino in ospedale. Uscendo in giardino incontrerà per la prima volta Mika, un "bambino alieno" che attraverso varie curiose domande porterà Joakim a porsi a sua volta altri interrogativi con un innocenza e una curiosità ormai poco usuale nel mondo degli adulti. Mika gli trasmetterà la voglia di conoscere, apprendere e a sua volta insegnare pur mantenendo i tratti tipici di un bambino.


sabato 15 gennaio 2011

Deux Hérissons - Two Hedgehogs - Zwei Igeln - Due Ricci

Dopo il libro ecco anche il film. Oggi si parla de Il Riccio, un film del 2009 diretto da Mona Achache con Josiane Balasko nel ruolo di Renée, Garance le Guillermic interpreta Paloma, mentre Togo Igawa veste i panni di Monsieur Ozu, il delicato signore giapponese che mi ha fatto innamorare del Giappone (ma non solo lui). La trama bene o male è quella del libro. L'unica grande differenza tra i due è il fatto che Paloma non scrive nel suo diario per raccontare la sua parte di storia ma riprende ciò che succede con una telecamera. Non c'è molto da dire su questo film perchè è talmente bello che non si può descrivere, bisogna vederlo. Rischio di ripetermi, lo so facendo questo discorso. Ma è uno di quei film che non smette di farmi piangere nonostante continui a rivederlo, volta dopo volta. Mi piace tutto di quel film: gli interpreti (che sono meravigliosi), le musiche, le scenografie, la sceneggiatura che è fatta molto bene e persino le riprese, la maniera di girare le scene con la cinepresa alternate alle riprese fatte da Paloma. Un tocco di veridicità in più. Un'altra eccezione che conferma la regola secondo cui il libro è meglio del film. ;)

Un Hérisson - One Hedgehog - Ein Igel - Un Riccio

Avete mai letto il libro L'eleganza del riccio di Muriel Barbery? L'autrice di Estasi culinarie? Beh, finora vi siete persi veramente molto e vi consiglio di rifarvi al più presto. Il libro racconta di Renée, una portinaia 54enne che per sua scelta ricalca perfettamente lo stereotipo della sua categoria lavorativa. Nel palazzo dove lavora e abita vive anche una ragazzina, Paloma, particolarmente sveglia e intelligente, che ha deciso di suicidarsi il giorno del suo compleanno in quanto non vuole vivere imprigionata nella "boccia dei pesci", non vuole condurre una vita prestabilita, non vuole che il destino le si legga in faccia. Le due finiranno per incontrarsi e, dotate entrambe di una spiccata intelligenza, impareranno qualcosa l'una dell'altra ma, più di ogni altra cosa, conosceranno di più se stesse. Il finale non ve lo svelo. :)

A me piace molto la letteratura francese, sia quella dei secoli XVIII e XIX, che quella più recente del '900 e contemporanea. Questo romanzo tenero, affascinante, dolce mi è rimasto dentro il cuore. E' una perfetta combinazione di lettura di godimento e lettura per stimolo dell'intelletto. Lo adoro!

venerdì 14 gennaio 2011

A spiders touch

No, oggi non parlo di Spiderman (il cielo me ne scampi!). Da una che è cresciuta a vhs e libri di carta (orrore! ebooks!) mentre tutti gli altri avevano una bella fetta di pane e nutella a merenda, non potevate aspettarvi altro da un giorno all'altro. E quindi oggi si parla di James Bond. Per chi pensa che menzionerò Daniel Craig dico solo una cosa: andate via. Quello lì (spero mi perdoni) non è assolutamente adatto a quel ruolo: troppo palestrato, troppo super-uomo, troppo poco coinvolgente... Insomma non mi piace in quel contesto. Comunque, per chi si interessa di colonne sonore dovrebbe aver già capito tutto. Per gli altri... Vabbè, ve lo dico Si tratta di uno dei primi film, con quel bell'uomo di Sean Connery: è 007 Missione Goldfinger. Il titolo del post riprende un verso della colonna sonora cantata da Shirley Bassey. A me piace moltissimo questo brano (anche nella versione solo strumentale di John Barry). Esiste un'altra versione strumentale, più moderna, riarrangiata dai Ventures (anche questa è mooooooooooolto bella!). Ovvio che consiglio a tutti di ascoltarsele.

Comunque, passiamo alla trama.
James Bond, l'agente 007, è in vacanza ma è richiamato al lavoro per tenere d'occhio il famoso Mister Auric Goldfinger che vuole assaltare Fort Knox e annientarne le difese con una bomba radioattiva. Ovviamente incontra una bella ragazza, passa la notte con lei, mentre è a prendere lo champagne nel frigo viene tramortito e al risveglio la ritrova morta e tutta dipinta d'oro. Insieme alla sorella della "ragazza d'oro" investiga su Goldfinger, sperando di non finire tra le mani di Oddjob, il cameriere di Auric, che, grazie a un cappello con una lama nella tesa, ucciderà la seconda ragazza. Imprigionato Bond, il milionario parte per Fort Knox per mettere in pratica il suo piano. 007 cerca di sventare il furto aiutato da Pussy Galore, ex pilota d'aereo personale di Mister Goldfinger. James Bond riuscirà a evitare lo scoppio della bomba, mentre Auric, nel tentativo di sparargli, fa un buco nell'aereo e viene risucchiato fuori.

Alla fine James Bond trionfa sempre! ;) A me piace molto perchè amo i film un po' più vecchi rispetti a quelli appena usciti, anche se magari gli effetti speciali non sono come quelli di oggi. Inoltre penso che Sean Connery e Pierce Brosnan siano stati i miliori 007 di tutta la storia della "saga". Io me lo riguarderei anche 1000 volte! ;)

giovedì 13 gennaio 2011

Musical is not the word

Non so se a voi piacciano i musical o no. Ovviamente parlo di film, film che hanno la loro importanza, film degni di essere chiamati tali (High School Musical secondo me non è degno di essere chiamato film e tantomeno musical ma i gusti son gusti perciò non continuo su questo punto). Di fatto, recentemente, ho rivisto uno dei miei preferiti: Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street, diretto da Tim Burton, con Johnny Depp e Helena Bonham Carter e, tra gli altri, Alan Rickman (famoso soprattutto per interpretare Severus Piton nella saga cinematografica di Harry Potter) e Sacha Baron Cohen (chi non se lo ricorda in  Brüno o in Borat?). Questo film è l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical di Stephen Sondheim, tratto a sua volta dal sempre omonimo dramma teatrale di George Dibdin Pitt.
Detto tutto questo po' po' di informazioni (che, diciamocelo, sono utili sono per far bella figura XD), direi di fare uno dei miei "brevi riassuntini" della trama.

Il tranquillo barbiere Benjamin Barker vive in un appartamentino in Fleet Street insieme alla moglie Lucy e alla figlia appena nata e crede che il mondo sia tutto soffice e dolce. Invece, nascosto nell'ombra, c'è il malvagio giudice Turpin, che trama per rubargli la moglie. Insieme al ben poco grazioso messo Banford escogita un piano e manda in prigione in Australia (o in Nuova Zelanda, non mi ricordo) per 15 anni. Dopo questo tempo torna a casa in nave insieme a un marinaio. Ormai per lui il mondo è tutto nero e cupo. Torna in Fleet Street e, sotto il nome di Sweeney Todd torna a esercitare affittando da Mrs. Lovett (l'unica che conosce la sua vera identità e che possiede il negozio di pasticci al piano inferiore) il suo vecchio appartamento desiderando solo vendicarsi della presunta morte della moglie. Nel frattempo il giudice Turpin aveva adottato Johanna, la figlia di Barker-Todd. Iniziando da Adolfo Pirelli, suo ex-sguattero, che lo riconosce e lo ricatta, Sweeney comincia una serie di omicidi che lo porteranno ad uccidere anche il giudice Turpin e, senza saperlo, anche sua moglie (in realtà era viva ma diventata pazza dopo aver cercato di avvelenarsi in seguito ad essere stata violentata dal giudice) e Mrs. Lovett che, innamorata di lui, non gli aveva detto che Lucy era viva. Alla fine Johanna fugge con il marinaio dal manicomio dove Turpin l'aveva imprigionata e Sweeney Todd muore a causa del giovane cameriere del negozio di pasticci.

Il finale è po' tragico, lo so, ma a me piace da matti. Ovvio, la trama è un po' contorta ma quando vedrete il film capirete tutti i passaggi. Buona visione;)

mercoledì 12 gennaio 2011

Luxure ou seulement littérature?


Il nostro Marchese in un raro
momento di inattività fisica ;)
Ho appena cominciato (mi ci vorrà un po', anno nuovo impegni moltiplicati) a leggere un libro di de Sade, il famoso "divin marchese" (per gli amici Donatien Alphonse François de Sade), ovvero , che è anche un film del regista Jesús Franco. Finora devo dire che non è male. Ovvio che chi ha una anche solo vaga idea di chi fosse il Marchese de Sade sarà un po' prevenuto nei confronti delle sue opere. Io ne avevo già sentito parlare, non mi ricordo dove, e, nonostante la pessima fama che si era creato mi aveva alqunato incuriosito. Così, quando mi è capitato per le mani questo libro, non ho saputo resistere e l'ho comprato.
Per chi è interessato qui c'è un riassuntino molto soft  della vita del Marquis http://lafrusta.homestead.com/pro_sade.html oppure, se proprio non avete nient'altro da fare, potete farvi un giretto per Wikipedia e leggervi come minimo 15 paragrafi (di cui metà sulla Francia, e in particolare Parigi, dell'epoca) qui http://it.wikipedia.org/wiki/Donatien_Alphonse_Fran%C3%A7ois_de_Sade. Io non scrivo niente della vita perchè sulla mini biografia che ho sul libro alcuni passaggi mi sono oscuri.
E ora passiamo al libro in sè: la storia racconta di due sorelle, Justine e Juliette, di buona famiglia, ricche, che però, per un colpo di sfortuna, si trovano improvvisamente e irrimediabilmente povere in canna e con appena 100 scudi ciascuna. Le due ragazze si dividono all'uscita di un convento che le aveva ospitate. Juliette, decisa a sopravvivere in una maniera o nell'altra, si abbassa di buon grado a fare la prostituta, riuscendo in pochi anni a mandare sul lastrico quasi una decina di illustri signori e a diventare ricca e corteggiata dai potenti. Justine invece, convinta dagli insegnamenti filo-cristiani che le sono stati inculcati, non vuole assolutamente perdere la sua virtù e rifiuta in modo categorico qualsiasi tipo di aiuto in cambio di un po' di tempo in sua compagnia. Tutto ciò la porterà ad essere accusata di furti e ad essere continuamente imprigionata e liberata da personaggi peggiori, sarà coinvolta in delitti, orge e omicidi e verrà malmenata e violentata. Alla fine della sua vita ritroverà la sorella (questo pezzo è all'inizio) e le racconterà la sua storia. Riuscirà Juliette a salvare Justine o la giovane sarà giustiziata? Lo scoprirete nei prossimi episodi.:)

Ciocco - coccoliamoci 2

Chi mi conosce sa che io e il cioccolato siamo come... come... il pesce con il vino bianco... Ma anche di più. Non riesco a trovare un termine di paragone adatto a descrivere la situazione. Ma non importa. Dicevo quindi che io e il prodotto delle fave di cacao siamo in stretta simbiosi o, più che altro, io non posso vivere senza di lui. Per cui, ben sapendo di andare contro il mio personale regolamento, DOPO il film sono andata a leggermi il libro. Ed eccolo qui in tutta la sua bellezza (mi mangerei anche la copertina):
Ovviamente, come tutte le trasposzioni cinematografiche, il film non è uguale al libro. Un libro (non finirò mai di dirlo) lo senti più tuo, più parte di te, qualcosa che puoi immaginare come ti pare e piace senza dover rendere conto di niente a nessuno. Comunque, finita la prima pagina avevo già una voglia matta di cioccolata e così sono uscita e sono andata alla cioccolateria all'angolo (sissi, abito vicino ad una cioccolateria ARTIGIANALE. Invidiosi, eh? XD ), ho fatto un po' di scorta e una volta tornata a casa ho fatto la mia degustazione personale da intervallare al libro, con tanto di pezzetti di pane per eliminare il gusto del cioccolato precedente. Per dire, quanto un libro (e, in questo caso, anche un cibo) influenzare la vita delle persone... Il libro ovviamente era bello come me lo ricordavo, con il curé Reynaud un po' troppo rigido e fanatico e con una Vianne più magica e più esotica rispetto al film. Per chi non l'avesse mai letto e avesse intenzione di farlo munirsi di tazzona di cioccolato caldo: questa storia, insieme alla bevanda vi farà sentire coccolati all'ennesima potenza, tanto che alla fine potrebbe venirvi volgia di ricominciare subito a rileggerlo!

AVVERTENZE: meglio attrezzarsi di una dose massiccia di cioccolata calda, una tazza non basterà a placare la vostra fame! ;)