martedì 18 ottobre 2011

Il mio nome è Jones, Bridget Jones

Sono già a metà strada. Ho scritto giusto il nome "Bridget" (non riesco mai a scriverlo bene al primo colpo, sono dislessica?) :D
Avrete certamente capito di chi sto parlando, no? Copio pari passo (anche se dovrei dire "cito") direttamente dalla copertina libro:
"La single più famosa del mondo" (Gioia)  
                   e
"Il cult book per le single del Terzo Millennio " (Elle)
Insomma, Miss Jones è la trentenne single che rivive un po' in tutte noi, che abbiamo più di trent'anni o meno. E' un diario della vita di una come tante, una come noi, che ha ei pensieri che, se non sono i nostri ci vanno molto vicino. A mio parere il romanzo è molto più spassoso del film anche se bisogna dire che Colin Firth e Hugh Grant non sono proprio da buttar via e che Renée Zellweger ci sta a pennello nel ruolo di Bridget.

Comunque ho scelto questo argomento proprio oggi per ben 2 motivi:
  1. ho appena riletto il libro: fatelo, leggetelo, io mi sento partecipe in una maniera mostruosamente disumana, mi aspetto in un qualsiasi momenti che Bridget mi telefoni in lacrime (e sinceramente mi sono ritrovata a pensare che sabato volevo uscire con lei)
  2. ieri su un giornale (che ora non ricordo) ho letto una notizia: pare che Colin Firth stia (o stia per) girare il terzo film della fortunata serie, anche se non so se sia vero e se il cast sarà sempre lo stesso. 
A proposito del film però ho i miei riguradi. Il primo era ben fatto, bravi gli attori, però, ovviamente, non era il libro. Il secondo mi ha un po' deluso. Non ho ancora letto il libro però il secondo episodio non regge il confronto con il primo. No davvero. E il terzo, beh, non so veramente come sarà e non so neanche se avrò voglia di vederlo. E' un po' come con Babbo Natale. E' bellissimo che crederci ma è ancor più orribile quando ti dicono che non esiste, strappandoti dal mondo di ovatta dell'infanzia per sempre. Anche se solo un personaggio inventato credo sia un po' l'emblema di tutte coloro che hanno dei problemi con la loro vita sentimentale. Tutte pensano: -se ce l'ha fatta Bridget ce la posso fare anch'io- ed è come la penso pure io. Il problema si pone nel momento in cui ti accorgi che lei faceva un poi' parte della tua vita, era il tuo appoggio, il tuo sostegno morale. Se dovessi vederla nel terzo film veleggiare avvolta in chilometri di tulle tipo bomboniera/meringa penso piangerei ma non di gioia per le, bensì di tristezza perchè mi sembrerà di perdere un'amica (piangerò anche di orrore: odio gli abiti da sposa formato cumulo di panna montata). A questo punto, che fare?



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