martedì 27 dicembre 2011

Back to the first one, from the fourth book - parte 1

La mia incontrollabile passione per Agatha Christie continua ad avere effetti collaterali, nel senso che continuo a spendere un sacco di soldi per lei. Al momento ho la fissa del teatro, un ambito che in lei non avevo mai preso in considerazione. Per un motivo che ancora mi sfugge ho comprato per primo il volume quarto di Tutto il teatro di Agatha Christie e solo il 24 ho pensato di comprare il terzo. Il secondo e il primo sono in lista d'attesa. Ho sempre amato il teatro e un giorno mi sono chiesta: ma come accidenti è possibile che tu non abbia mai pensato di leggere una sola delle pièces della Regina del Giallo? Così, ho colto la palla al balzo e ho deciso che avrei acquistato il prima possibile una delle sue opere teatrali. Ma ho trovato solo il volume quarto e di conseguenza vado a ritroso negli acquisti.

La mia copia Oscar Mondadori
Il volume quarto ha in sé ben 5 delle sue meravigliose pièces. Le ultime tre sono in atto unico, mentre le prime due si compongono di più atti e più scene, oltre che a cambiamenti, seppur leggeri, di scenografia.
  • Verdetto ha per protagonista l'amore tra due russi, il professor Karl Hendryk e Lisa Koletzky, che viene sacrificato per l'affetto che i due provano nei confronti della cugina di lei/ moglie di lui, Anya. Una terza donna si insinua nel quadro già complesso: una ricca e viziata fanciulla, innamorata del suo insegnante. Decisa ad averlo e credendo che lui la amasse allo stesso modo e che non la volesse unicamente perchè era sposato, la giovane Helen Rollander decide di "rimuovere" l'unico ostacolo. Confessa l'omicidio a Karl ma poi muore in un incidente d'auto e non testimonia a favore dell'innocenza di Lisa, unica sospettata.
  • In Caffè nero è un uomo la vittima scelta. Sir Claud Amory sembra essere stato ucciso perchè sapeva chi gli aveva rubato una formula segreta. Chi è il suo carnefice? Tutti i parenti sono sospettati: la sorella zitella Caroline, la nipote Barbara, il figlio Richard, anche se due sembrano essere il perfetto capro espiatorio: il misterioso e losco dottor Carelli e la moglie di Richard, Lucia, entrambi italiani. Solo uno in realtà, è il vero assassino e Poirot riuscirà a scoprire le sue carte.
  • I topi sono un opera piuttosto complessa. Nonostante i presonaggi siano cinque, sulla scena ne appaiono solo quattro. La trama è un po' complessa: tre persone si ritrovano in un appartamento di alcuni loro amici, invitati lì dai padroni che però, al momento, si trovano all'estero. Uno di loro è un omicida e vuole incolpare gli altri due (l'uno amante dell'altra) dell'assassinio del marito di lei. Tutto dimostra che gli ingranaggi nella mente di uno squilibrato non sono mai facilmente comprensibili.
  • La Paziente è un unico atto, durante il quale una donna, presunta dai familiari paralizzata, deve cercare, tramite un marchingegno, di comunicare chi ha cercato di assassinarla spingendola giù per un balcone. Tutti, ovviamente, ne avrebbero tratto un beneficio e sappiamo che il nome dell'assassino comincia per "B"...
  • Un pomeriggio al mare è l'unico a non trattare di omicidio. Esso, infatti, ruota attorno al furto di una collana di smeraldi. Tutta l'azione si svolge su una spiaggia, in un unico atto. Il ladro si nasconde tra gli insospettabili bagnanti. Ma sono veramente coloro che dicono di essere?

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