giovedì 3 febbraio 2011

Appelsinpiken

Come promesso, oggi scrivo della Ragazza delle Arance di Jostein Gaarder (tesoro!). Io adoro questo libro (per chi non l'avesse capito) e anche questo autore (anche questo probabilmente non era chiaro XD). Mi piace molto perchè è dolce, carino, delicato, come un  po' tutti i suoi romanzi. La copertina è molto bella; io sono fissata con le copertine dei libri, se l'immagine non mi piace io quel volume non lo leggo... lo so, sono un po' superficiale però devo dire che non sono un tipo difficile a riguardo.

Paul Cézanne, Natura morta con Mele e Arance,
1899, Musée d'Orsay

In breve è la storia di un ragazzo, di 14 anni mi sembra, che ritrova una lettera a lui rivolta scrittagli dal padre 10 anni prima, poco prima di morire. In questa lettera è raccontata una storia d'amore, due giovani che si incontrano e si innamorano. Detto così è un classico... Come è pure (quasi) ovvio che alla fine i due sono i genitori di questo ragazzo. E' molto semplice come storia, facile da seguire. E' anche "sugosa" e "aranciosa" (conierei proprio in questo momento un aggettivo atto allo scopo usando la mia parola preferita: "appelsinpikenoso").


Pur nella sua semplicità (ragazzo trova lettera, ragazzo incontra ragazza) devo dire, anche a rischio di usare parole desuete, che è incantevole. Non sto scherzando. Ci resti intrappolato per pagine e pagine senza smettere di leggere. Alla fine poi ho pianto, come al solito (io piango sempre) e quando piango è sempre un libro che vale la pena di vedere;) ve lo assicuro!

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