mercoledì 2 novembre 2011

Di come adoro la mia copia di Alice nel Paese delle Meraviglie

Illustrazione di John Tenniel
Illustrazione di John Tenniel
Sono fermamente convinta che tutti, almeno una volta, abbiamo desiderato essere nel Paese delle Meraviglie, al posto di Alice. Inseguire il Bianconiglio e incontrare tutti quei buffi personaggi con cui lei fa conoscenza: il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina, il Gatto, la Regina di Cuori e tutti gli altri. Io adoro talmente tanto questo libro che avevo deciso di leggerlo in lingua originale, bene o male, come Carroll lo aveva scritto e prima o poi inventato. Così sono andata a cercare una copia in lingua originale ma mi sono trovata un po' in difficoltà: se cerco un libro con una caratteristica particolare ho bisogno di vedere anche come è stampato e rilegato, oltre a controllare l'edizione e tante altre piccole sciocchezze. Insomma, ho bisogno di avere in mano in libro prima di decidere se lo comprerò o meno. Perciò non amo particolarmente ordinare i libri, né via Internet né in libreria. E comunque, ho brutte esperienze con gli ordini. Brrr... Comunque, un giorno, quando ormai stavo per disperare ho, per puro caso, messo gli occhi su una cosa bellissima: una versione in italiano ma con il testo originale (in inglese) a fronte! E io ho dell'adorazione per questo genere di edizioni: se fatte bene le traduzioni, uno può benissimo imparare un'altra lingua o migliorare le conoscenze che già possiede. Insomma, è stato un colpo di fortuna e un amore a prima vista. Quindi, la mia Copia (si, con la C maiuscola) è per me fatta molto bene: ha la traduzione di Aldo Busi (che non è male, anzi), non ha i disegni (sono belli ma in questo caso avrebbero distolto l'attenzione), ha tutte le trasformazioni di Alice contassegnate con pallini o stelline e, cosa più importante, mi da la possibilità di evere i nomi che erano stati dati ai personaggi in origine e tutti i giochi di parole che con una traduzione rischierebbero di andare persi. 

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