martedì 11 ottobre 2011

Hynkelino!

Credo che tutti abbiano già sentito parlare almeno una volta di Charlie Chaplin. Chi non conosce il suo Charlot che, con bombetta e bastone, se ne andava con la sua andatura dondolante per la città, facendo innamorare tutte le giovani che incontrava e bevendo come una spugna, pronto ad attaccar briga con chiunque?

Io adoro un suo sorriso furbetto e tutti i suoi gesti e modi di fare, ognuno attento a provocare immediatamente una risata. 

La passione per Charlie Chaplin l'ho sempre avuta ma quest'estate ho avuto l'occasione di vedere alcuni dei suoi film restaurati e ho deciso che avrei fatto qualsiasi cosa per avere tutti i suoi film. Al momento dell'acquisto mi sono accorta che un suo film lo avevo già (non chiedetemi perchè, non sono nemmeno sicura che sia mio) ed era Il grande dittatore (ma quanto non è bello scrivere il titolo originale? The Great Dictator. Sentite come suona bene?). E' probabile che ne abbiate almeno sentito parlare. E' famoso soprattutto per questa scena, in cui il protagonista (che ora vi dirò) gioca con un pallone/mondo, coccolandolo come se fosse il suo "bambino".

Questo film è del 1940 ed è una pura presa in giro del governo nazista. Charlie Chaplin interpreta sia un barbiere ebreo sia un fantomatico dittatore, Hynkel. Mentre il primo è costretto a cercare di "combattere" contro per non venire arrestato o impiccato, il secondo continua ad invadere gli stati intorno al suo stato, la Tomania. Finchè un giorno, questi due personaggi, così simili, finiranno per essere scambiati tra loro e a capo del governo nazista finirà proprio il barbiere ebreo che, al momento del discorso decisivo, finirà per rinnegare tutto ciò che la sua "copia" aveva portato a termine con tanto fervore. 
Qui c'è il discorso finale scritto e in video in italiano e in inglese
Io adoro questo film. Il dittatore è fantastico ed ironico e il suo alleato, Bonito Napaloni, è esilarante. 
E' un film che consiglio a chiunque. Come qualsiasi altro film di Charlie Chaplin. E ricordate, come sta scritto all'inizio nei titoli di testa:
Qualsiasi somiglianza tra il dittatore Hynkel e il barbiere ebreo è puramente casuale.

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